diretta da
Ernesto Paleani
La mitologia, la caccia, le armi, l’alimentazione sono
tutti temi che si accentrano sempre negli argomenti
riguardanti gli animali che vivono in cattività ed in
particolare uno di questi ha colpito la nostra
attenzione: il cinghiale. Molto è stato scritto su
questo animale, ma una lettura diversa ed una
struttura diversa sulle modalità di affrontare questo
argomento ha animato la volontà di creare una collana
specifica non disperdendo le energie che fino ad oggi
sono state elaborate per trattare settorialmente le
varie sfaccettature sul “cinghiale”. Eliano,
Varrone, Plinio il vecchio, infatti, riportano
dettagliatamente le abitudini venatorie dei Tirreni,
ma sono cronologicamente lontani dall’acme della
civiltà etrusca. Il cinghiale era cacciato da
compagnie di cacciatori, le antesignane delle nostre
squadre, attraverso l’uso di reti verso le quali gli
animali erano spinti con l’ausilio dei cani e dei
battitori. La lestra”del cinghiale era individuata con
l’ausilio di un cane da seguita che, dopo aver trovato
il cinghiale, veniva allontanato. Queste
reminiscenze classiche hanno spinto a delineare meglio
la storia di questo animale in una collana complessa
partendo dalla esperienza diretta vissuta nella
Regione Marche. I racconti, i banchetti e le
vicende narrate dai cacciatori da una parte e dagli
agricoltori dall’altra hanno sviluppato l’idea di
dividere gli argomenti sull’animale dalla sua storia “dall’antichità
fino ai nostri giorni”, trattando del”l’equipaggiamento
ed i cani”, delle “armi”,
“a tavola”, per finire con
la “legislazione e comunicazioni” nella
Regione Marche.
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