L’incontro con la figura di Caravaggio è nato 
								  casualmente dovendo studiare una sua opera per 
								  la quale come tante altre sono stato attivato 
								  per ricostruire tutto il percorso storico ed 
								  artistico. La mia specializzazione nella 
								  ricostruzione fin dall’origine delle opere 
								  d’arte mi ha portato in un nuovo mondo visto 
								  da una panoramica diversa da tanti altri 
								  studiosi, anche se sono la base delle mie 
								  indagini.
								  
								  Questa opera del “San 
								  Giovannino alla Fonte” 
								  o il San Giovanni Battista che per molti anni 
								  ho studiato come simbolo delle chiese templari 
								  e non a caso adesso lo ritrovo a Malta dove 
								  l’Ordine militare ha nel tempo assorbito 
								  quelle che erano i patrimoni templari e poi 
								  degli Ospitalieri Gerosolimitani.
								  Molti 
								  sono gli autori che hanno affrontato questo 
								  periodo maltese ma come in tutte le vicende 
								  scritte, hanno solo dedicato pagine o 
								  relazioni brevi sul suo soggiorno senza 
								  approfondire le ragioni vere della sua visita 
								  e poi della traumatica dipartita d cui è 
								  sempre stata causa quel suo carattere 
								  sanguigno.
								  Ho 
								  limitato la ricerca facendo una piccola 
								  panoramica sulla sua vita e le sue opere, ma 
								  accentrandomi a questa che ho in esame di 
								  proprietà di un collezionista svizzero che 
								  comprò a Ginevra da una collezione della
								  Opus Dei, 
								  la quale probabilmente ha conservato 
								  attraverso i vari passaggi di famiglie e 
								  donazioni che si perdono nel tempo.
								  
								  Indiscutibile la sua autenticità e la quale io 
								  riconfermo cn questo trattato e per il quale 
								  ho avuto accesso ai documenti originali che 
								  attestano la titolarità del collezionista e il 
								  percorso storico così come attestato nei 
								  cataloghi delle mostre a cui ha partecipato.
								  La 
								  luce è la base di Michelangelo Merisi. La luce 
								  è il simbolo che scende dal divino ad 
								  illuminare le sue opere religiose, ma anche le 
								  sue opere profane dove gli oggetti e le 
								  persone vivono di una loro aurea che li mette 
								  in primo piano.