Ernesto Paleani
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Ernesto Paleani scrittore |
Pievi, parrocchie, chiese, oratori nella
Diocesi di Cagli dalle origini ai nostri giorni.
(Apecchio, Cagli, Frontone, Pergola, Piobbico)
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2008 Raccolta di studi sui beni
culturali ecclesiastici vol. 4 : Mons. Giuseppe
Palazzini – Card. Pietro Palazzini - E. Paleani.,
Pievi, parrocchie, chiese, oratori nella Diocesi
di Cagli dalle origini ai nostri giorni.
(Apecchio, Cagli, Frontone, Pergola, Piobbico),
testo aggiornato delle pubblicazioni di Giuseppe
Palazzini con integrazioni di Pietro Palazzini ed
Ernesto Paleani con allegata la carta degli
insediamenti cultuali ecclesiastici.
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Nel lontano 1982 a Piobbico presso la Chiesa di
S. Maria in Val d’Abisso, in una giornata
d’estate, incontrai il Card. Pietro Palazzini.
Ero preoccupato, perché non sapevo come iniziare
la mia presentazione, pur avendo portato il
primo libro che avevo scritto nel 1981 sulla
storia archeologica di Cagli. Quando fui alla
sua presenza, guardandolo negli occhi, mi sentii
subito tranquillizato. E da quel momento iniziò
un percorso di scambi di idee e di
frequentazione a casa sua in Roma a Via Proba
Petronia, sul progetto di modificare, ampliare e
correggere le opere del fratello Giuseppe
Palazzini, morto l’anno precedente (14 novembre
1981).
Attualmente il manoscritto del Card.
P. Palazzini ( erano state predisposte due bozze
per la stampa: la prima fu composta negli anni
ottanta presso una tipografia a Tivoli in via
Empolitana; poi fu ripresa e corretta negli anni
novanta presso una tipografia a Genzano nei
Castelli romani) – in mio possesso – è stato
dopo la sua morte suddiviso in due tomi: il
primo la stesura del testo degli autori fino
alla morte del Cardinale ed il secondo (di
prossima pubblicazione) il mio intervento con
gli aggiornamenti bibliografici, fotografici e
cartografici con allegato un Cdrom per una
lettura cartografica degli insediamenti. Il
desidero del Cardinale era che fosse stampato
anche dopo la sua morte. Nella prima edizione
Giuseppe Palazzini aveva pubblicato
distintamente Le chiese di Cagli (estratto da
“Apollinaris” a. 1968, Roma 1969) e Pievi e
parrocchie del Cagliese (Roma 1968) di cui
faceva parte anche la precedente pubblicazione
del 1964 Le chiese di Piobbico . Come riportava
P. Palazzini: «Qui le due opere sono
ripubblicate insieme. Tra la 1a e questa 2a
edizione si sono avute notevoli mutazioni fino
alla perdita dell’autonomia diocesana. Con
decreto della Congregazione per i Vescovi del 29
marzo 1984 la parrocchia di S. Martino di
Apecchio è stata dismembrata da Città di
Castello ed unita a Cagli: AAS 76 (1984) pp.
910-913, n.II. Con decreto della stessa
Congregazione del 30 settembre 1986: le diocesi
di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola venivano
erette ad unica diocesi con residenza del
Vescovo a Fano: AAS 79 (1987) 701-704 (de plena
dioecesium unione). Con decreto vescovile del
15 settembre 1986 si ebbe una ristrutturazione
radicale delle parrocchie dell’ex-diocesi di
Cagli.». Con P. Palazzini fu anche impostato
il piano dell’opera cercando di mantenere
l’edizione originale del fratello, ma con
aggiunte importanti che comportassero una
radicale rivisitazione della storia
ecclesiastica di un territorio ampio che
comprende i Comuni attuali di Apecchio, Cagli,
Frontone, Pergola e Piobbico. Va precisato
che l’attuale opera non è una duplicazione di
quelle precedenti ma una totale modificazione.
La maggiore difficoltà è stata quella di
definire il cammino delle origini del
cristianesimo in questo territorio. Le fonti
giuridiche romane e le indicazioni dei primi
Papi hanno dato un valido contributo per
inquadrare la figura del Vescovo in sede o senza
sede, delle pievi, delle parrocchie. I miei
continui incontri con il Cardinale all’epoca e
poi le visitazioni e consultazioni nella
Biblioteca Vaticana mi hanno illuminato per
delineare una cronologia dei primi Vescovi della
Diocesi, rimettendo in discussione la figura di
Greciano e del Concilio di Rimini del 359. Un
grande apporto mi fu dato da Currado Curradi per
la nascita delle pievi e da Corrado Leonardi per
gli insediamenti cristiani nel Montefeltro.
Giancarlo Susini conosciuto a Sestino nella
costituzione del museo archeologico statale mi
indicò un percorso che poi ho seguito sempre: i
luoghi di culto pagani vengono sempre sostituiti
da quelli cristiani. Maria, Pietro, Paolo,
Stefano sono i primi nomi di dedicazioni che
troviamo indicati e vengono sempre ubicati in
luoghi di culto già utilizzati. Un esempio è
Santa Maria Assunta in Naro dove restauri della
chiesa, condotti dalla Soprintendenza di Ancona,
hanno messo in luce l’origine bizantina della
chiesa ed è stato ritrovata l’impianto
precedente alla abbazia benedettina nell’area
del territorio del Municipio di Pitinum Mergens.
Tra il Municipio, la sua distruzione ed il
Cristianesimo vi è un collegamento importante un
periodo di cinque secoli. Si è abituati a
definire periodi per secoli, date importanti a
cavallo di secoli, ma così si perde la
cognizione del reale tempo. Il tempo storico
deve essere compattato e studiato per brevi
periodi considerando il percorso di una Comunità
in una definita area geografica. Se prendiamo
questo come esempio come è possibile che
Greciano nel 359 sia stato un Vescovo di Cagli.
Il territorio di Cagli era tra quello di Pitinum
Mergens ed Iguvium; il vicus, ancora non
determinato, non aveva nessun potere
amministrativo e quindi non vi era alcun
interesse ad ubicare la sede del Vescovo. Solo
con la scomparsa di Pitinum Mergens nasce
l’interesse di dare al territorio una sede
religiosa amministrativa, e Cagli solo nel 721
ha due Vescovi di cui si hanno certi i dati:
Donato e Passivo I. Gli storici verificando
gli elenchi dei documenti relativi a Fonte
Avellana avevano sempre individuato le chiese
nel territorio di Cagli, ma non era mai stato
preso in considerazione che altri territori per
eredità o donazioni precedenti potevano avere il
controllo di proprietà esterne ad essi. Un
territorio in particolare - quello di Senigallia
- aveva ereditato dall’Esarcato e dalla
Pentapoli parte di quei beni che erano confluiti
agli arcivescovi di Ravenna tra il VI e IX
secolo. I beni di S. Severo in Classe,
difatti, avevano una vasta estensione non solo
nella propria area, ma anche in quella di altri
territori, che a loro volta avevano ereditato
dalle possessioni precedenti. Nel caso di
Senigallia la sua Diocesi nell’XI secolo oltre
ai possedimenti nell’area urbana, aveva la
“Massa della Chiesa di Ravenna” (detta “Massa
Senigalliese”) tra Ostra e Senigallia; la “Massa
di S. Maria Ategiano”, a sud-ovest di Ostra; la
“Massa Merularia” che si estendeva tra Serra de’
Conti, Belvedere ed Ostra e altre aree
limitrofe. Le parrocchie rimaste oggi fanno
parte della “Vicaria 5 Cagli” e solo 12 sono
della Diocesi più antica: S. Maria Assunta
(Cagli); S. Pier Damiani (Cagli); S. Cuore
(Pianello); S. Maria ad Neves (Tarugo); S.
Cristoforo (Secchiano); S. Maria Assunta
(Abbadia di Naro); S. Pietro in Massa
(Pianello); S. Severo (Smirra); B. Vergine del
Rosario (Acquaviva); Cuore Immacolato di Maria
(Frontone); S. Bartolomeo Apostolo (Drogo); S.
Maria Assunta (Serravalle). Vi è inoltre nella
Vicaria di Cagli anche S. Martino (Apecchio)
dismembrata da Città di Castello. Il
Cristianesimo avrà la sua divulgazione nel
territorio, ma sempre rimarrà in questa area lo
spirito della romanità e gli usi che ancora fino
ad oggi sono insiti nella popolazione. Per la
stesura di quest’opera devo ringraziare le mie
tre guide spirituali: mio padre l’avv. Francesco
Paleani che mi ha forgiato ponendo sempre in
primo piano la difesa ed i diritti della
persona; il Card. Pietro Palazzini che mi ha
indicato la giusta strada nei corridoi vaticani
alla ricerca dei documenti che la storia ci ha
tramandato; il prof. Francesco Bonasera Finzi
che mi ha educato a leggere il territorio e
ricostruire il passato ormai scomparso.
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Biblioteche lettura del testo:
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Biblioteca della Soprintendenza Archeologia, belle
arti e paesaggio delle Marche - Ancona - AN
Biblioteca della Deputazione di storia patria per le
Marche Amedeo Crivellucci - Ancona - AN
Biblioteca Egidiana - Tolentino - MC Polo
culturale di Eccellenza - Cagli - PU Biblioteca e
Musei Oliveriani - Pesaro - PU
Ernesto Paleani:
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