Tiziano Vecellio. Ecce Homo. Iconografia ed
iconologia. Indagine e ricerca (Attorno all’arte,
13) Cagli. ISBN 9788876582196.
Ecce Homo (Giovanni 19, 5), espressione
che significa letteralmente Ecco l'Uomo,
è la frase che secondo la Volgata Ponzio Pilato,
allora governatore romano della Giudea, rivolse
ai Giudei mostrando loro Gesù flagellato.
Secondo quanto raccontato dai Vangeli, Gesù, al
momento dell'arresto, venne ritenuto innocente
dal Governatore. Questi, per calmare i Giudei
che volevano vedere Gesù giustiziato ugualmente,
lo fece infine flagellare, pensando in questo
modo di soddisfare la sete di sangue del
pubblico.
Dopo la flagellazione Pilato mostrò
ai Giudei il Cristo coperto di piaghe e ferite
sanguinanti, con una corona di spine sul capo,
un mantello purpureo da re sulle spalle e uno
scettro di canna tra le mani e pronunciò la
frase "Ecce Homo" come per dire "Guardate
l'Uomo, vedete che l'ho punito?". Ciò non
fu però giudicato sufficiente, e i sommi
sacerdoti fecero pressione per far crocifiggere
il prigioniero.
Questa frase indica per
estensione anche la passione di Gesù come
referenza a una persona malconcia, emaciata,
sfigurata dal dolore (della quale viene appunto
detto "sembra un Ecce Homo/è ridotto come un
Ecce Homo").
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