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                             di 
                            SOLIDEA VITALI ROSATI 
                            (Resto 
                            del Carlino Pesaro 9 dicembre 2013)
                            
                            
                            
                            
                            
                             
                            E' DEDICATA ai quarant'anni della 
                            Stamperia d'arte Santa Chiara di Urbino, la mostra allestita all'interno della galleria Paleani di via Abbati 23 a Pesaro. In esposizione una selezione di 50 opere che hanno segnato il percorso di   
                            una realtà da 
                            sempre vicina all'arte 
                            calcografica ben rappresentata in 
                            tutte le sue ampie declinazioni dagli autori   
                            urbinati e non solo. Aldilà   
                            del titolo la mostra «Omaggio 
                            agli incisori urbinati», aperta tutti 
                            i giorni, compresa la domenica 
                            pomeriggio, fino all'8 gennaio 2014, 
                            riesce a divagare sul tema andando a   
                            pescare ben oltre intere generazioni   
                            di classici. 
                            «DA CARNEVALI e Castellani a Marcello Lani — conferma lo stampatore 
                            Marcello Tiboni — siamo riusciti a rappresentare un interessante 
                            arco temporale che da un'idea della ricchezza urbinate. Ma non solo. Dai 52 
                            passaggi di colore che caratterizzano la serigrafia "II cavaliere" di De   
                            Rosa al "Doppio riflesso" di Omar Galliani, 
                            la mostra permette di intuire quanto sia importante il rapporto tra   
                            artista e stampatore».   
                            SERVE 
                            UN MUSEO 
                            
                              «Ad   
                              Urbino si lavora per fare una istituzione che insegni i   
                              segreti della stampa»   
                             
                            PER CAPIRE cosa Tiboni intenda basta ascoltare gli 
                            aneddoti che adornano quarant'anni di collaborazioni nazionali e 
                            internazionali. Proprio   
                            sull'opera di Galliani esposta,   
                            Tiboni ricorda che: «per avvicinarmi   
                            alla visione di Galliani 
                            cominciai facendo personalmente   
                            i fogli di carta sui quali abbiamo   
                            poi sviluppato la litografia che   
                            riproduce Raffaello».   
                            MA non è finita qui: «I processi per avere la resa a cui   
                            aspira l'artista, spesso vanno inventati: ricordo 
                            che in quel periodo Galliani aveva sperimentato, nella sua permanenza   
                            in Sicilia, la trasformazione del colore e della   
                            carta immergendola   
                            in fontane paludate. Abbiamo cercato quell'effetto ricorrendo 
                            alla lavorazione di una lastra di rame al carborundum, fino   
                            ad avere il risultato più vicino a quello   
                            desiderato». Se non c'è sintonia   
                            tra artista e stampatore, quindi   
                            «tutto si complica, come il rischio   
                            di perdere conoscenza è alto   
                            se tutte queste esperienze non vengono   
                            tradotte in competenza da   
                            condividere con le nuove generazioni».   
                            A PROPOSITO, come va il suo progetto 
                            di realizzare un museo laboratorio sull'arte calcografica? «Anche   
                            se molto lentamente quel progetto raccoglie consenso: il pezzo 
                            forte del museo sono certamente le oltre 2.000 pietre calcografiche 
                            della mia collezione privata. Del resto come ex insegnante posso dire 
                            che un luogo del genere, dove le nuove leve possano integrare 
                            le nozioni teoriche con la pratica di laboratorio, non solo serve ma   
                            è atteso. Il mio progetto è quello di prolungare l'Accademia   
                            aldifuori dell'orario didattico,   
                            promuovendo un luogo di conoscenza 
                            e sperimentazione che possa   
                            tramandare la ricchezza dell'esperienza urbinate».   
                            A QUANTI visiteranno l'esposizione, aperta da lunedì a sabato negli   
                            orari 10,30 -13 e dalle 16,30 - 20; e la domenica dalle 16,30 alle 20   
                            il gallerista farà dono di una piccola stampa, realizzata in tempo 
                            reale dallo stesso Tiboni, grazie all'ausilio di una "pedalina" moderna:   
                            «II soggetto — illustra Paleani   
                            — riprende un'incisione formato   
                            cartolina di Blau edita nel 
                            1663 e che mostra una veduta 
                            a volo d'uccello di Pesaro dal   
                            San Bartolo».  
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                            | 
                             La 
                            mostra esporra libri, stampe, litografie, 
                            xilografie, calcografie, rilievi di Armeni, 
                            Battistoni, Benati, Bompadre, Bruno d’Arcevia, 
                            Bruscaglia, Carnevali, Castellani, Ceccobelli, 
                            Ciarrocchi, Corneil, Donzelli, Fiume, Focarini, 
                            Franci, Galliani, Garattoni, Hassan, Lani, Logli, 
                            Ulrico Montefiore, Paceco, Panni, Piacesi, Piattella, 
                            Pomodoro A., Pomodoro G., Chicco Ricci, Righi, 
                            Tadini, Tozzi, Vangi, Valentini, Volpini.
                            
                             
                            Inaugurazione 
                            con la giovane pianista Denisa Curtasu.
                            
                             
                            DOVE: 
                            
                            
                             
                            Ernesto 
                            Paleani Editore - Impresa della Cultura 
                            
                             
                            Via 
                            Abbati 23 - 61121 Pesaro (centro storico traversa di 
                            via Branca) 
                            
                             
                            web: www.paleani.it cell: 3381081704   
                            - 0721.68387 
                             
                             
                            QUANDO:  
                            dal 16 novembre al 8 gennaio 2014 
                             
                            ORARIO: 
                            dal lunedi al sabato 10:00-13:00 -  
                            16:30-20:00  
                            domenica 16:30-20:00.
                            
                             
                            BIGLIETTO: 
                            ingresso libero 
                            
                            
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