MINISTERO OPERATIVO CON NOMINE DIRETTORI E SOPRINTENDENTI 

ROMA, 2 marzo 2001

Con le nomine, da parte del ministro Giovanna Melandri, di otto Direttori generali, 17 Soprintendenti regionali e il Direttore dell'Archivio Centrale dello Stato si completa la riforma del Ministero per i Beni-Attivita' culturali prevista dal Decreto legislativo 368/98.

''Non e' stato invece nominato il Segretario generale, in quanto nomina collegata ad un rapporto fiduciario con il Ministro in carica; si e' preferito - e' detto in una nota Ministeriale - rimettere questa nomina alla prossima legislatura'' Queste le nuove nomine per le Direzioni Generali:

Patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico: Mario Serio.
Beni architettonici e paesaggio: Roberto Cecchi.
Beni archeologici: Giuseppe Proietti.
Architettura ed arte contemporanee: Pio Baldi.
Beni librari ed istituti culturali:Francesco Sicilia.
Archivi: Salvatore Italia.
Cinema: Rossana Rummo.
Spettacolo dal vivo: Antonino De Simone.
Archivio centrale dello Stato: Paola Carucci.

Queste le nomine per le Soprintendenze regionali:
Lombardia: Carla Di Francesco.
Piemonte: Pasquale Malara.
Liguria: Liliana Pittarello.
Veneto: Giovanna Nepi Scire'.
Friuli: Franco Bocchieri.
Emilia: Elio Garzillo.
Toscana: Antonio Paolucci.
Umbria: Luciano Marchetti.
Marche: Francesco Scoppola.
Lazio: Ruggero Martines.
Campania: Stefano De Caro.
Abruzzo: Roberto Bucci Morichi.
Molise: Renata Pasquali.
Basilicata: Gregorio Angelini.
Puglia: Ugo Soragni.
Calabria: Attilio Maurano.
Sardegna: Paolo Scarpellini.

''Saranno, inoltre immediatamente avviate -prosegue la nota-, come previsto dal Dpr 441 del 2000 e dalla legge 368 del 1998, le procedure per l'istituzione delle Soprintendenze speciali autonome di Roma-archeologia, Firenze e Venezia''. ''Di tutti i restauri avviati ed anche ultimati in questi anni - ha commentato il Ministro Melandri - sicuramente quello del Ministero e' stato quello piu' complesso e delicato.
Con le 26 nomine va a compimento la creazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, istituito dal Consiglio dei Ministri il 4 agosto, diventando operante secondo il nuovo modello, che crea una centralita' piu' articolata e da' maggiore spazio alle autonomie locali.
Sono stati, infatti, nominati i soprintendenti regionali, figura nuova che coordinera' le attivita' delle soprintendenze di settore e saranno l'interlocutore privilegiato e tramite con il potere centrale per gli enti territoriali e le amministrazioni locali. I soprintendenti regionali, che avranno anche il compito di programmare la spesa, distribuire le risorse e incentivare il rapporti con i privati, sono uno per ogni regione, eccetto quelle a statuto speciale, e la loro nomina e' riservata al ministro sulla base dei requisiti di professionalita' e di esperienza del settore.
Manca ora solo il segretario generale del Ministero, un'altra nuova figura del rinnovato ministero, che gestira' sia il personale sia i diritti d'autore e coordinera' l'attivita' delle 8 direzioni generali. A lui faranno capo anche le soprintendenze regionali.
Prima non c'era una figura di coordinamento, soltanto una direzione del personale che e' stata abolita. Cambia dunque completamente il funzionamento della macchina ministeriale.
Tra l'altro sono cresciute le Direzioni generali che passano da 5 a 8, con la divisione in due di quelle dello spettacolo, una dedicata solo al cinema e l'altra per lo spettacolo dal vivo (danza, musica, teatro), e di quella dei Beni storico-artistici, che diventa Patrimonio storico, artistico e demoantropologico e Patrimonio archeologico, cui si aggiunge la nascita di quelle per i Beni architettonici e l'arte contemporanea.

Ansa, Notiziario del beni culturali (BGG 02/03/2001 00:13)