"Progetto restauro e
salvaguardia"
Oratorio Ssn Martino in Foglia
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Itinerario
- Diverticolo Flaminia
Da
San Martino del Piano (Fossombrone) alla Pieve di San
Cristoforo-Colombarone (Pesaro) verso Rimini
I
resti della città romana di Forum Sempronii si trovano nella zona
di San
Martino del Piano, circa
2 km a nord-est dell’attuale Fossombrone. La zona archeologica
occupa un ampio terrazzo fluviale posto alla sinistra del Metauro e
delimitato a occidente dal fosso della Cesana (o rio di San
Martino), lungo la Strada Statale 3 Flaminia. Gli scavi hanno
dimostrato che il pianoro su cui sorse Forum
Sempronii era già
frequentato, se non occupato in forma stabile e continuativa, fin
dal periodo piceno, con modalità al momento non ancora ben
definite: le ipotesi avanzate propendono per un vero e proprio
abitato o almeno per un centro di mercato, dato che qui si
incontravano importanti direttrici viarie di età protostorica
legate anche alla transumanza. Il nome stesso del centro romano alla
lettera significa “Foro di Sempronio”, dove il termine Forum
indica propriamente un
luogo di mercato, evidenziandone la naturale vocazione commerciale.
Questo stretto legame con la rete stradale si rafforza in età
romana, per la connessione di questo abitato con la viabilità
dell’epoca e la sua collocazione equidistante rispetto ad altri
importanti centri della regione. Forum
Sempronii infatti nasce
lungo la Flaminia, che a partire dal 220 a.C. costituisce la
principale via di collegamento fra Roma e la Pianura Padana presente
sul versante adriatico, e si colloca ad una distanza di 18 miglia da
Ad
Calem (Cagli) e di 16 da
Fanum
Fortunae (Fano), come ci
ricordano le fonti itinerarie. La strada consolare divenne l’asse
generatore dell’im-pianto urbanistico, determinandone anche le
fortune economiche e la crescita urbana come sottolineava in età
augustea lo storico greco Strabone (Geogr., V, 227).
Il
diverticolo preso in esame e proposto in questa carta è una
alternativa ai normali percorsi turistico-culturali.
Da
San
Martino del Piano all’altezza
del trivio si procede verso
la
pieve
di San Pancrazio (1 km.
A sud-est ) di Monte Guiduccio (Montefelcino),
la
pieve
di San Michele.
poi
verso la pieve
di Monte Gaudio
(toponimo diffusissimo lungo gli itinerari dei pellegrini in Italia,
in Francia ed in Spagna),
l’Abbazia
di S. Tommaso in Foglia (ove
nel 1047 morì papa Clemente II durante il suo viaggio di ritorno a
Roma e dove nel 1137 sostò l’imperatore Lotario III),
la
pieve
di S. Lorenzo “in
vico bulgarorum” o “in
strata” o “in
strata petrosa”
(petrosa termine utilizzato sempre per la individuazione di una
strada di epoca romana) e “Vicus” presso il quale sono stati
segnalati sepolcreti a incinerazione dei primi due secoli
dell’Impero,
la
pieve di S.
Pietro in Maceula si
riconduce alla Via Flaminia poco prima di Gabicce presso
la
pieve
di S. Cristoforo nel
territorio della Vallugola (antico porto romano e poi utilizzato dal
Ducato di Urbino) ricollegandosi alla via consolare Flaminia.
In
particolare:
Fossombrone,
San
Martino del Piano
Ponte
degli Alberi
Villa
Palombara
Molino
Malla
Agriturismo
dai Mori
Strada
delle Valli
Bivio
con Strada Monte Tomba per Montebello convento
Dal
bivio andare verso Scotaneto
la
pieve
di San Pancrazio di Monte
Guiduccio,
poi
verso la pieve
di Monte Gaudio (toponimo
diffusissimo lungo gli itinerari dei pellegrini in Italia, in
Francia ed in Spagna),
l’Abbazia
di S. Tommaso in Foglia (ove nel
1047 morì papa Clemente II durante il suo viaggio di ritorno a Roma
e dove nel 1137 sostò l’imperatore Lotario III),
qui
si interseca la strada che da Pesaro va verso Sestino passando per
l'antica Pieve di San
Martino in Foglia
la
pieve
di S. Lorenzo “in
vico bulgarorum” o “in
strata” o “in
strata petrosa” (petrosa termine
utilizzato sempre per la individuazione di una strada di epoca
romana),
la
pieve di S.
Pietro in Maceula vicino Gabicce
ed
infine la pieve
di S. Cristoforo nel territorio
della Vallugola (antico porto romano e poi utilizzato dal Ducato di
Urbino) ricollegandosi alla via consolare Flaminia.
Comitato
organizzatore:
Pacassoni
Michela (Presidente)
Pacassoni
Oliviero
Vagnini
Giorgio
Trifoni
Patrizio
Ripanti
Carlo
Paleani
Ernesto
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