Forma Urbis
Francesco Bonasera
pp. 146 formato 22,5 x 33, rilegatura con sovracopertina, copie numerate, edizione d’arte con fotografie a colori e in b/n., 2002 Sommario: Introduzione (Ernesto Paleani); Premessa (Francesco Bonasera); 1. Un’interpretazione della cartografia storica urbica di Arcevia; Note sugli autori; Regesto della cartografia storica urbica di Arcevia (Rocca Contrada); Bibliografia di A. Anselmi; Documentazione geo-storica su Arcevia (Rocca Contrada); Studi recepiti; Arcevia cartografia storica; 2. Quadro della cartografia storica territoriale delle Marche (con riferimenti ad Arcevia) di Roberto Almagià. Documenti cartografici dello Stato Pontificio; 3. Criteri di classificazione delle piante urbiche; 4. Bibliografia della pianta di Roccacontrada Arcevia disegnata da Ercole Ramazzani; 5. La pianta panoramica di Roccacontrada (oggi Arcevia) disegnata da Ercole Ramazzani nel 1594; 6. Schede. in preparazione |
Castrum Laureti
Castrum Palaty |
Da un capitolo del Volume
Le città italiane hanno raffigurazioni del loro aspetto urbico (e del loro territorio) sviluppatosi nei secoli, anteriormente all’Unità italiana, la maggior parte praticamente a partire dal secolo XVI.
Tali rappresentazioni derivano non solo da necessità pratiche, ma spesso storico-estetiche, per avere un ‘immagine con motivi ornamentali, ma d’altronde con una certa aderenza alla realtà del loro tempo, soprattutto attraverso i riferimenti a palazzi civili e ad edifici religiosi significativi per ogni plesso urbanistico.
Questa nostra rassegna della cartografia storica della città di Arcevia, si inquadra nel complesso degli studi e delle ricerche afferenti al ns. Thesaurus Geographicus (Marchiae) impostato negli anni 50, perfezionato nel 1960 e rilanciato nel 1979.
La città di Arcevia è allungata su una contrafforte alla testata della valle del Misa (pertinente alle Marche settentrionali).
Ha antica origine, legata a presenze archeologiche assai antiche (si ricordino il giacimento delle Conelle e la celebre necropoli di Montefortino), posta nel territorio del Patrimonio originario di S. Romana Chiesa.
Ebbe il nome di Roccacontrada, divenendo un’importante fortezza pontificia; assunse il nome attuale nel 1816, con la Restaurazione.
E’ patria di alcuni autori legati allo sviluppo della cultura: il pittore Ercole Ramazzani (1530-1598); l’agostiniano Angelo Rocca (1545-1620), fondatore della Biblioteca Angelica di Roma; Andrea Vici (1744-1817), famoso architetto da cui deriva la stirpe dei noti architetti Busiri Vici (che furono attivi in Roma per tutto il secolo scorso e fino agli ultimi anni); Anselmo Anselmi ( -1907), operante nella seconda metà del secolo scorso; Giovanni Crocioni (marchigianista di rilievo, attivo fondamentalmente nei primi 50 anni di questo secolo).
La cartografia storica urbica di Arcevia va inquadrata nel complesso di 11 carte territoriali delle Marche.
Apre la serie la significativa e suggestiva carta "Marca d’Ancona" (del 1564) del noto editore geografo romano Vincenzo Lucchini; a destra in alto lo stemma di Pio IV de’ Medici.
Segue la vigorosa, seppur grossolana, carta "Marchae Anconae, olim Picenum" (del 1572) di quell’eccelso editore israelita Abramo Ortelio, operante nei Paesi Bassi, autore del "Thesaurus geographicus", al cui titolo si ispira il nostro programma di ricerca sistematica di cartografia storica.