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Castignano |
Castignano è un comune di 3000
abitanti a 473 s.l.m.
Circondato da terre in
cui predomina il desolante, lunare paesaggio del
calanco, Castignano ha dovuto spesso, nei secoli,
combattere contro i fenomeni di erosione del
terreno di fondazione del suo abitato, come
testimonia l'alto muraglione che lo sostiene.
RIPABERARDA
Ripaberarda é la più popolosa frazione di
Castignano da cui dista km. 6 sulla provinciale
per Ascoli Piceno. La tradizione stabilisce la sua
nascita all'emigrazione dei Pelasgi i quali nell'XI
secolo a.C. sbarcano sulle coste adriatiche e,
risalendo il fiume Tronto, si stabiliscono sulle
colline ai piedi del monte Ascensione, allora
molto fertili.
Il nome di questa frazione (genitivo di possesso:
ripa di Berardo) sembra invece derivare da
Berardo, signore ascolano che - cacciato per
motivi politici dalla città picena - si rifugiò
con la famiglia e alcuni suoi fedelissimi in
questa località.
Nel 1298 Ripaberarda, si metteva sotto la
protezione di Ascoli divenendone un avamposto e
una rocca di difesa.
LA STELE DI CASTIGNANO
Castignano ha il grande vanto di aver dato alla
storia italiana il più remoto alfabeto italico
fino a questo momento ritrovato. Esso é contenuto
nella famosa "Stele di Castignano"
reperita in quel territorio. E' un masso di
arenaria che attualmente si trova nel museo civico
ascolano e ha la forma di un cippo rozzamente
piramidale tronco, a quattro facce, alto poco più
di un metro.
Gli studiosi la fanno risalire al VI-VII secolo
avanti Cristo. L'iscrizione é bustrofedica: si
legge alternativamente da destra a sinistra, da
sinistra a destra. Le lettere sono allineate in
modo irregolare. L'alfabeto sembra derivare da una
tradizione greco-arcaica o greco-mediterranea con
provenienza dall'area egeo-anatolica.
Questo di Castignano é dunque il più lontano
documento scritto che si perde nel tempo e che
dimostra il faticoso viaggio della civiltà dal
Medio Oriente alle nostre rive.
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La chiesa di S. Maria del
Borgo, fatta erigere nel XII secolo dai
Cavalieri Templari, in stile romanico-gotico, si
adorna di due magnifici portali di cui uno da arco
leggermente acuto con cornici in cotto a
decorazioni geometriche con sopra la formella con
T (Tau), croce, simbolo dell'ordine dei Cavalieri
Templari. A ricordo della loro presenza a fianco
della Chiesa, si snoda la più lunga via di
Castignano "Via Templari"; essa
scorre tra due fila di case stretta, angusta,
silenziosa e un pò tetra, sembra quasi che, qui
il tempo si sia fermato. La presenza dei Cavalieri
Templari a Castignano è certa perché il paese fu
punto nodale di transito di pellegrini che da Roma
si muovevano verso i porti di imbarco per la Terra
Santa. Essi lasciarono una influenza notevole
nella storia, nell'economia e nella tradizione del
suggestivo borgo piceno. Le prove di ciò sono,
come si è detto, il Tau inciso sulla
Chiesa di S. Maria del Borgo, Via Templari
e le Rationes Decimarum che ai numeri 7791
e 7889 affermano la presenza dell'Ordine.
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Alla sommità
della collina, davanti ad un ampio piazzale, oggi
da sola, ma un tempo attorniata da case, sorge la Chiesa
dei Santi Pietro e Paolo.
Il nucleo primitivo
dell'edificio (vedi abside semicircolare)
risale al sec.XI, ma la sua attuale struttura è
del milletrecento. Costruita secondo i caratteri
romanici, l'ampia e quasi quadrata facciata si
vivacizza con un magnifico rosone in
travertino a raggi di colonnette tortili al cui
centro campeggia S. Pietro con il triregno; al
centro della base si apre un bel portale in
terracotta, costituito da tre archi sovrapposti e
adorno di formelle scolpite. Addossata al fianco
sinistro e allineata con la facciata, la robusta
torre campanaria del trecento si innalza per
ventisei metri.
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