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Offida |
Offida
è un comune di 5.340 abitanti nella
Provincia di Ascoli Piceno.
Piuttosto
dibattute le origini di Offida. Lo stesso toponimo
è oggetto di diverse interpretazioni e non aiuta
a formarsi un'idea certa su come sia sorto il
centro abitato. Nel territorio offidano sono
presenti tombe picene (VII-V secolo a.C.) e
vestigia romane ma non c'è traccia storica certa
fino al 578 d.C. quando gli ascolani in fuga per
l'invasione longobarda fondarono diversi castelli
nei colli piceni, compresa Offida.
Secondo
alcuni storici Offida già nel VII secolo sarebbe
stato un centro di una certa importanza, divenendo
sede di un Gastaldato. Dello stesso ci sarebbero
tracce in epoca carolingia e sotto il Sacro Romano
Impero quando la città assunse grande importanza.
Al 1039
risale la prima testimonianza storica certa,
quando Longino d'Azone cede all'Abbazia di Farfa
il castello di Ophida. Nel 1261 una bolla
di papa Urbano IV conferma i poteri dell'Abbazia
di Farfa istituendo il Presidato Farfense, una
sorta di governatorato distaccato da Farfa e
indipendente da qualsiasi diocesi.
Nel 1292
papa Niccolò IV concede ai comuni marchigiani la
facoltà di eleggere podestà, consoli e priori.
Per Offida e per altri grandi centri marchigiani
dell'epoca si tratta di un riconoscimento
ufficiale per delle istituzioni già operanti e
"collaudate".
Analogamente
a tutto il territorio piceno, il periodo che va
dal XIII al XVI secolo è caratterizzato dalle
guerre tra Ascoli e Fermo con gli offidani che
presero le parti di quest'ultima. Risalgono alla
prima metà del Cinquecento le terribili lotte
interne tra Guelfi e Ghibellini sfociate in
numerosi fatti di sangue.
Alla metà
del XVI secolo Offida stipula una tregua con
Ascoli e negli stessi anni tutto quello che
sottostava al Presidato di Farfa passa sotto la
giurisdizione dello Stato della Chiesa. Dopo un
secolo sotto la diocesi di Montalto, Offida passa
sotto la diocesi di Ascoli.
Nel 1831
papa Gregorio XVI eleva Offida al rango di città.
Con la fine
del XIX secolo inizia il passaggio da un economia
esclusivamente agricola ad una con marcata
presenza artigianale fino ad arrivare allo
sviluppo di piccole industrie di una cittadina
che, oggi, non è più quell'importante punto di
riferimento che è stato per secoli.
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