Rifugio
faunistico di Bolgheri
STORIA. Per iniziativa del proprietario Mario Incisa della Rocchetta (1962), veniva eretto in riserva naturale un lembo di terra della Toscana vicino ai secolari cipressi del Carducci. Inizialmente chiusa agli occhi degli estranei e circoscritta ad un lembo di palude, essa ottenne formidabili risultati perchè in mezzo al piombo delle doppiette che rendeva impossibile la sopravvivenza della fauna altrove, Bolgheri diventò ben presto un'oasi di sicurezza per moltissimi animali, rari o comuni, e persino per specie che non erano state più incontrate in Italia da anni.
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UBICAZIONE. In Toscana (provincia di Livorno), sul litorale tirrenico tre Cecina e il promontorio di Piombino. AUTORITA'. Associazione Italiana per il World Wildlife Fund, via P. Micheli 50, 00197 Roma (tel. 06/802008). |
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AMBIENTE Un lembo della vecchia Maremma, con dune costiere, macchie, pinete, acquitrini e paludi nonchè entroterra collinare ricoperto da fitti boschi. |
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FLORA. Vegetazione mediterranea con ginepro, lentisco e corbezzolo, nonchè formazioni di pino marittimo e domestico e foresta palustre a frassino ed olmo; nell'entroterra selve dominate dal leccio.
FAUNA. Tutta la classica fauna maremmana con capriolo, cinghiale, lontra e coniglio selvatico, oltre a numerosissimi anatidi, limicoli e trampolieri, nonchè vere e proprie rarità tra cui il pettazzurro occidentale e la cannaiola di Blyth. |
COME ARRIVARE. Bivio al km 270 della via Aurelia, con ingresso oltre la linea ferroviaria. |
INFORMAZIONI. Presso la segreteria Generale del WWF a Roma
VISITATORI. Ammessi individualmente o in comitive, con biglietto d'ingresso, nei mesi da novembre a marzo, ma soltanto di martedi e giovedi. |
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