I controlli sulla qualità delle
acque destinate alla produzione di acqua potabile e al
consumo umano sono regolati dal decreto legislativo
152/2006 e dal 31/2001.
I controlli vengono distinti in controlli interni
effettuati dal gestore del servizio idrico e controlli
esterni svolti dalle AUSL. Tali controlli vengono
effettuati presso i punti di prelievo delle acque
superficiali e sotterranee da destinare al consumo umano,
presso gli impianti di adduzione, di accumulo e di
potabilizzazione e presso le reti di distribuzione.
Ecco la soluzione al problema
dell’acqua da bere, niente più bottiglie da acquistare,
trasportare, riporre, raffreddare ed infine buttare. Da
oggi, basta premere un tasto per avere acqua pura, fredda,
liscia o gassata, e deionizzata sempre pronta da consumare.
È un distributore di acqua liscia
e frizzante, entrambe refrigerate e di acqua a temperatura
ambiente ideale per ogni luogo in cui ci sia molta gente.
Le
Case dell’Acqua prevedono un nuovo ruolo, si potrebbe
dire una nuova vita, anche per la fontana (sia su spazi
pubblici che privati) destinata a dissetare la gente, e
questo grazie al ruolo della tecnologia che consente di
installare sistemi che danno una
sorta
di valore aggiunto all’acqua distribuita dall’
acquedotto. I “trattamenti” certamente più apprezzati
sono: la refrigerazione e, successivamente, la “gassificazione”
con aggiunta di anidride carbonica: attraverso essi si
riconquistano, sul piano del piacere immediato le qualità
più evidenti riconosciute alle acque in bottiglia. Si
scopre (o riscopre), così, il “piacere narcisistico del
bere” superando il concetto di necessità e di
sopravvivenza associato spesso alla fontana “utilitaristica”.
Si
possono individuare diverse proposte di “Case dell’Acqua”
in base al servizio che si desidera offrire all’utenza:
1.
consumo gratuito sul posto
2.
consumo gratuito per “stoccaggio”
3.
prelievo a pagamento
E’
possibile ricorrere a sistemi tradizionali di pagamento,
quali moneta, o più innovativi come badge, tessere
magnetiche, tessere sanitarie, chiavette ricaricabili,
ecc.
I
consumi variano in funzione della posizione nel territorio,
del contesto circostante e della tipologia d’utenza (se
a pagamento o gratuita).
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