"Progetto Mercato Medievale"
Prodotti ed eventi nei territori e nei
luoghi medievali.
A tavola con i Templari
Cucina medievale nel
periodo delle Crociate
Zucchero
La
storia dello zucchero si perde nella notte dei tempi; alcuni autori ritengono sia l’area polinesiana
il luogo di origine della canna da zucchero.
Sembra, infatti,
che le prime coltivazioni siano state realizzate nella Nuova
Guinea e in Asia alcuni millenni a. C. Le
zone di coltivazione si allargarono in seguito a Filippine, India e
Indonesia. I primi riscontri di utilizzo dello zucchero sono
presenti nella letteratura indiana intorno al 400 a. C.; il
primo zucchero di cui si ha notizia è sicuramente quello ottenuto
dalla canna da zucchero e,
per molti secoli, rimase anche l’unico disponibile. Intorno al 500
a. C. i persiani ebbero notizia che in India esisteva un giunco
dal quale si estraeva una bevanda inebriante nonostante non
producesse frutti; solo nel 325 a. C. Alessandro Magno dichiarò
che nei territori orientali si trovava un “miele che non aveva
bisogno di api”.
Furono però gli
arabi, presso cui era già in uso nel VI secolo d. C. a
estenderne la coltivazione nei loro territori ma solo nel 1100;
in seguito all’espansione araba nel Mediterraneo, la
coltivazione giunse effettivamente nell’Europa meridionale. Il termine
arabo per definire lo zucchero è “sukkar” mentre i genovesi e i
veneziani, che in quel periodo ne importavano solo piccole quantità,
lo conoscevano come “sale arabo”. Tentativi di coltivazione furono fatti
nella Spagna meridionale e in Sicilia. Non trovando condizioni
ideali, le produzioni furono spostate in Portogallo e, dopo il
1493 la canna da zucchero trovò in America un habitat ideale di
coltivazione. Nel 1600 inglesi, olandesi e francesi trasportarono le
piantagioni nei possedimenti caraibici completando
in tale modo la diffusione di questo vegetale in tutta l’area
centroamericana. Nacque un fiorente traffico verso l’Europa che
rese il prodotto, per quanto di lusso, più disponibile. Grazie al
connubio fra zucchero, cacao, latte e caffè si affermò una nuova
arte culinaria che portò alla nascita della pasticceria
europea come arte autonoma. Nel 1575 l'agronomo francese Olivier de Serres osservò
che, dopo la cottura, la barbabietola poteva
produrre uno sciroppo molto dolce simile a quello della canna da
zucchero ma solo alla fine del ‘700, grazie al chimico
tedesco Franz Karl Achard, venne scoperto il procedimento di
raffinazione e, nel 1802, fu realizzato il primo zuccherificio industriale.
Napoleone incoraggiò con forza la produzione di zucchero dalla
barbabietola in tutti i territori sotto il suo controllo. Così lo
zucchero divenne un bene di largo consumo, tanto da fare affermare
ad alcuni storici come la maggior disponibilità di zucchero abbia contribuito a migliorare
sensibilmente le condizioni di salute della popolazione e
le sue potenzialità di concentrazione, contribuendo allo sviluppo
intellettuale della società.
(inserito il 03.07.2009 Il Pasticciere Italiano)
Canna da zucchero (Saccharum officinarum L.)
.
Organizzazione
generale Fiere e Mercati storici
Titolare:
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Con la
partecipazione della Impresa della Cultura "Ernesto
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