Essays
and New Atlantis
di Francis Bacon (1942)
(proveniente da Clinton,
Connecticut, USA)
Pubblicato per Classics Club by Walter J.
Black nel 1942.
Prendendo spunto dal mito narrato da
Platone nel "Crizia", Bacone tratteggia una società
utopica, collocandosi sulla scia di Tommaso Moro e di una
tradizione alquanto diffusa nel Cinquecento: si tratta di
un'utopia tecnocratica nella quale a governare sono i sapienti, i
quali non sono però i filosofi, bensì gli scienziati, dotati di
un sapere pratico e tale da trasformare la natura e da porla al
servizio dell'uomo.
Dal testo di Bacone:
Ci presentammo nel giorno e nell'ora
stabilita. Fui scelto io, dai miei compagni, per il colloquio
privato. Trovammo il Padre in una bellissima stanza, con ricche
tappezzerie, il cui pavimento era ricoperto da un tappeto che
portava al trono dove egli sedeva, una poltrona bassa, senza alcun
gradino che la sollevasse da terra, e splendidamente adornata.
Sopra di lui pendeva un ricco baldacchino di seta azzurra ricamata
d'oro. Nessuno era con lui nella stanza, fatta eccezione per i due
paggi d'onore, elegantemente vestiti di bianco e posti ai due lati
del trono. Vestiva lo stesso abito che gli avevamo visto indossare
sulla portantina, ma, invece della toga, portava adesso un
mantello e un cappuccio, di fine panno nero, allacciati intorno
alle spalle. Entrando ci inchinammo profondamente, così come ci
era stato impartito di fare, e quando ci fummo avvicinati alla sua
poltrona egli si levò in piedi sollevando alta la mano destra in
atto di benedizione e ciascuno di noi si chinò a baciare il lembo
della sua stola. I miei compagni poi si ritirarono ed io rimasi
solo con lui. Allora il Padre intimò ai paggi di lasciare la
stanza e dopo avermi invitato a sedere accanto a lui, cominciò a
parlarmi in spagnolo: «Dio ti benedica, figlio mio. Io ti darò
la gemma più preziosa che possiedo: ti confiderò infatti, per
amore di Dio e degli uomini, la vera organizzazione della Casa di
Salomone . E perché tu possa meglio comprenderla, seguirò questo
ordine: in primo luogo ti svelerò il fine di questa nostra
istituzione. In secondo luogo i mezzi e gli strumenti che noi
abbiamo per i nostri lavori. In terzo luogo le diverse funzioni e
mansioni che vengono affidate a ciascun fratello. Infine le norme
e le usanze che noi osserviamo. «Fine della nostra istituzione è
la conoscenza delle cause, dei movimenti delle cose e delle più
intime proprietà della natura, allo scopo di ampliare i confini
del potere umano verso l'attuazione di ogni possibile meta. I
mezzi e gli strumenti di cui ci avvaliamo sono i seguenti: abbiamo
ampie caverne di differenti profondità, le più profonde delle
quali giungono fino a seicento cubiti sottoterra. Alcune di esse
sono state scavate sotto alte colline o montagne cosicché,
sommando l'altezza della collina con la profondità della caverna,
si arriva, per alcune, sino a tre miglia di profondità. Abbiamo
scoperto infatti che l'altezza di una collina e la profondità di
una caverna, rispetto alla superficie della terra, si equivalgono
poiché entrambe sono ugualmente lontane dal sole, dai raggi
celesti, e dall'aria aperta. Noi chiamiamo queste caverne
"regioni inferiori" e ce ne serviamo per gli esperimenti
di coagulazione, indurimento, refrigerazione e conservazione dei
corpi. Le usiamo anche ad imitazione delle miniere naturali e per
produrre nuovi metalli artificiali, per mezzo della combinazione
di vari materiali preparati e depositati là per moltissimi anni.
E qualche volta le usiamo per la cura di certe malattie, benché
quest'uso possa stupirti, e per esperimenti sul prolungamento
della vita, che facciamo su alcuni eremiti che si prestano a
vivere laggiù. Essi, ben provvisti di tutto il necessario,
dimostrano una straordinaria longevità e da loro noi apprendiamo
molte cose. «Abbiamo anche fosse scavate in terre di diversa
natura dove conserviamo diverse qualità di cementi come fanno i
cinesi con le loro porcellane, ma in maggiore varietà e alcune
molto più preziose di quelle. Possediamo anche una gran varietà
di concimi e di letami per ingrassare la terra e renderla ferace .
«Possediamo torri altissime, la più alta delle quali raggiunge
il mezzo miglio di altezza. Alcune di esse sorgono su alte
montagne sicché, sommando l'altezza del monte con quella della
torre, qualcuna raggiunge l'altezza di tre miglia. Chiamiamo
questi posti "regioni superiori", considerando lo spazio
tra le più alte torri e le più profonde caverne come
"regione intermedia". Ci serviamo di queste torri, in
base alla loro altezza e posizione, per fare esperimenti di
insolazione, di refrigerazione, di conservazione e per
l'osservazione di fenomeni meteorologici come i venti, le piogge,
la neve, la grandine e i meteoriti ignei. Anche su alcune di
queste torri vivono degli eremiti che di tanto in tanto visitiamo,
istruendoli sulle osservazioni che debbono compiere. «Abbiamo
grandi laghi sia di acqua dolce sia di acqua salata, di cui ci
serviamo per l'allevamento di pesci e di uccelli acquatici e
palustri. Ce ne serviamo anche per la macerazione di alcuni corpi
naturali: abbiamo scoperto infatti una grande differenza fra gli
effetti del seppellimento di cose sotto terra, da quelle esposte
all'aria e da quelle immerse nell'acqua. Abbiamo degli stagni, in
alcuni dei quali purifichiamo l'acqua dal sale, mentre in altri
trasformiamo artificialmente l'acqua dolce in acqua salata.
Abbiamo scogli in mezzo al mare e argini sulle spiagge, per alcuni
esperimenti che richiedono l'aria e il vapore marino. Possediamo
inoltre violente cascate e cateratte impetuose per produrre forza
motrice, e, per lo stesso scopo, macchine per moltiplicare e
accrescere la forza dei venti. «Possediamo un gran numero di
pozzi e di sorgenti artificiali, a imitazione delle sorgenti e
bagni naturali, contenenti vetriolo, zolfo, acciaio, rame, piombo,
salnitro e altri minerali; e piccoli pozzi per l'infusione di
molte sostanze, nei quali l'acqua sprigiona la sua virtù più
rapidamente e meglio che nei vasi e nelle vasche. Fra le altre
abbiamo un'acqua che chiamiamo "acqua del Paradiso",
poiché, grazie alle operazioni a cui è da noi sottoposta, è
assai salutare ed efficace per la conservazione e il prolungamento
della vita. «Possediamo anche case grandi e spaziose, dove
imitiamo e riproduciamo i fenomeni meteorologici come la neve, la
grandine, la pioggia, le piogge artificiali di corpi invece di
acqua, i tuoni e i fulmini, i lampi, e sperimentiamo anche la
generazione aerea di insetti e animali come le rane, le mosche e
simili. «Abbiamo anche a nostra disposizione alcune stanze che
chiamiamo "camere di salute", dove condizioniamo l'aria
dandole la temperatura opportuna per la cura di varie malattie e
per salvaguardare la salute stessa. «Disponiamo inoltre di bagni
belli e spaziosi, con differenti qualità di acque, sia per la
cura delle malattie, sia per ristorare il corpo umano inaridito,
sia per rinvigorire i muscoli, gli organi vitali, e la stessa
linfa e sostanza del corpo. «Possediamo grandi frutteti e
giardini, diversi nella specie, dei quali non ci sta a cuore
l'aspetto estetico quanto la varietà del terreno e la sua idoneità
alla coltivazione di piante ed alberi diversi. In alcuni di
questi, particolarmente spaziosi, vengono coltivati, oltre ai
vigneti, alberi e arbusti, i cui frutti prepariamo per ottenere
diversi tipi di bevande. E, sempre qui, pratichiamo, su alberi da
frutto e piante selvatiche, esperimenti di innesti ed
inoculazioni, ottenendo risultati considerevoli. In questi stessi
luoghi facciamo nascere artificialmente piante e fiori più presto
o più tardi rispetto alla loro stagione naturale, e li facciamo
germogliare e fruttificare più rapidamente del loro normale
decorso. Otteniamo anche piante più grandi del normale i cui
frutti sono più grossi, più dolci e diversi per gusto, odore,
aroma e forma da quelli della loro specie. E molti di questi
frutti sono da noi trattati perché acquistino virtù
medicamentose. «Conosciamo anche sistemi per far nascere piante
senza semi ma solo tramite la semplice mescolanza dei terreni, per
produrre nuove e sconosciute specie di piante e trasformare piante
di una specie in un'altra. «Disponiamo anche di parchi e recinti
per ogni genere di animali e uccelli, di cui ci serviamo non tanto
come spettacolo curioso e raro, quanto per esperimenti di
dissezione , tramite i quali facciamo luce sull'anatomia del corpo
umano. In questo campo abbiamo raggiunto straordinari risultati,
come la continuazione della vita anche quando diversi organi, che
voi considerate vitali, sono morti ed asportati, la resurrezione
dei corpi che all'apparenza sembrano morti e così via.
Sperimentiamo su di loro anche tutti i veleni, i medicinali, le
cure mediche e gli esperimenti chirurgici. Riusciamo a renderli
artificialmente più grossi o più alti degli altri membri della
loro specie, o invece più piccoli, arrestando il loro sviluppo.
Li rendiamo più fecondi e prolifici del normale o, viceversa,
sterili e infecondi; e possiamo, in molti modi, variarne il
colore, la forma e gli istinti. Siamo in grado di ottenere incroci
e accoppiamenti tra animali di specie diverse che generano nuove
specie e non sono infecondi come comunemente si reputa. Otteniamo
numerose specie di serpenti, vermi, insetti e pesci da sostanze in
putrefazione, parecchie delle quali arrivano ad essere perfette
come gli animali e gli uccelli: distinti per il sesso e capaci di
prolificare. E nulla di tutto questo avviene a caso, giacche
sappiamo in anticipo che specie di creatura nascerà da una
determinata materia o incrocio. «Abbiamo inoltre stagni speciali
dove conduciamo sui pesci quegli stessi esperimenti di cui ho
detto prima riguardo agli animali e agli uccelli. «Abbiamo anche
luoghi adatti per la generazione e per l'allevamento di vermi e
insetti, a voi non noti, che hanno speciali utilità, come per voi
le api e i bachi da seta. «Non ti tratterrò a lungo parlandoti
delle nostre fabbriche di birra, dei forni e delle cucine dove
vengono confezionate bevande, pani di ogni genere e cibi inusitati
di speciali effetti. Facciamo vini con l'uva, bevande con succhi
di frutta e con la fermentazione di semi e radici, oppure con
miscele di miele, zucchero, manna e frutta essiccata e bollita,
oppure con la resina e la polpa delle canne. Queste bevande si
possono conservare per parecchi anni; alcune fino a quaranta.
Abbiamo anche bevande ottenute con la fermentazione di diverse
erbe, radici, spezie; alcune contenenti anche carni, latticini e
altre sostanze nutrienti che fanno da cibo e bevanda insieme,
particolarmente adatte ai vecchi che possono vivere di esse sole,
senza bisogno di aggiungervi carne o pane. Ma soprattutto
cerchiamo di ottenere bevande leggere, facilmente assimilabili dal
corpo, senza procurar dolore, bruciore o corrosione. Alcune di
esse, poste sul dorso della mano lo penetrano rapidamente fino al
palmo pur procurando un sapore gradevole alla bocca. Abbiamo acque
che trattiamo in modo da renderle nutrienti e tanto gustose che
taluni non usano altra bevanda. Abbiamo pane confezionato con
varie specie di grano, di radici, di noci, di ghiande e persino
con carne e pesce essiccato, con vari tipi di lieviti e condimenti
così da renderlo straordinariamente appetitoso. Alcuni di questi
pani sono così nutrienti da far giungere a tarda età persone che
vivono di essi soltanto senza bisogno di altro cibo. Abbiamo delle
carni che battiamo per renderle frolle e delicate, in modo che
queste, senza essere per nulla guaste, possano essere digerite da
uno stomaco debole con la stessa facilità con cui uno stomaco
forte digerisce le carni normali. Abbiamo anche carni, pani e
bevande che permettono all'uomo di sostenere lunghi digiuni, e
altri cibi che rendono i tessuti del corpo più forti e
resistenti, aumentandone la robustezza. «Possediamo dispensari e
laboratori di medicine: potrai facilmente comprendere come, vista
la maggior varietà di piante e creature che abbiamo rispetto a
voi in Europa, abbiamo anche maggior quantità e varietà di
medicamenti, di droghe e di ingredienti per la composizione delle
medicine. Abbiamo medicine di diversa stagionatura che hanno
fermentato a lungo, per la cui preparazione ci siamo serviti non
solo di ogni sistema perfetto di distillazione e di separazione,
grazie a calore temperato e al passaggio attraverso filtri e
sostanze solide, ma abbiamo usato anche sistemi di fusione tali da
ottenere una incorporazione delle diverse sostanze tra loro da
farle sembrare elementi semplici per natura. «Conosciamo anche
arti meccaniche a voi sconosciute con cui otteniamo prodotti come
carta, seta, tela, tessuti, eleganti lavori arricchiti con piume
di straordinario splendore, preziose tinture e colorazioni per
stoffe ed altri ancora. Abbiamo anche depositi per questi prodotti
di uso comune, ed altri per quelli che non lo sono. Devi sapere
infatti che molti dei prodotti di cui ti ho parlato vengono
comunemente usati in tutto il regno, mentre altri, pur sempre
inventati da noi, sono conservati come modelli ed esemplari. «Abbiamo
anche ogni tipo di forno in grado di produrre i più diversi gradi
di calore: fuochi violenti e rapidi, fuochi forti e costanti,
moderati, impetuosi, tranquilli, secchi e così via. Ma
soprattutto abbiamo calori che, come quello del sole e dei corpi
celesti, variano di intensità, come attraverso orbite e cicli
ricorrenti, con cui siamo in grado di ottenere effetti ammirevoli.
Sfruttiamo anche il calore del letame, quello delle interiora di
animali, del loro sangue e del loro corpo, quello del fieno e
dell'erba fermentata o della calce viva e di altre cose ancora.
Abbiamo strumenti che generano calore soltanto con il movimento,
luoghi adatti per forti insolazioni e sotterranei che producono
calore naturalmente o artificialmente. Noi adoperiamo questi
diversi calori secondo il tipo di esperimento che ci proponiamo di
fare. «Abbiamo anche camere dove facciamo esperienze relative
alla luce, alle radiazioni e ai colori: da corpi incolori e
trasparenti riusciamo a derivare vari colori, non fusi come
nell'arcobaleno, come nelle gemme e nei prismi, ma ognuno di essi
singolarmente. Possiamo ottenere la moltiplicazione della potenza
della luce, la proiezione di questa a grande distanza e possiamo
renderla a tal punto viva da poter distinguere punti e linee
piccolissimi. Riusciamo a colorare la luce e a compiere ogni
genere di inganni ed illusioni ottiche nelle figure, grandezze,
movimenti e colori, e a proiettare ogni genere di ombre. Abbiamo
metodi, che voi ancora non conoscete, per produrre da corpi
diversi una originaria sorgente di luce; e strumenti per vedere
oggetti lontani nel cielo e nei luoghi più remoti, e per fare
apparire lontane cose vicine e viceversa, costruendo distanze
fittizie . Possediamo anche aiuti per la vista assai migliori
delle vostre lenti; abbiamo lenti e strumenti con cui vediamo
chiaramente e distintamente i corpi più minuti, come le forme e i
colori degli insetti più piccoli o vermi, la grana e le venature
nelle gemme, la composizione dell'urina e del sangue, non visibili
in altro modo. Sappiamo produrre arcobaleni artificiali, aloni,
circoli luminosi ed ogni specie di riflessi, rifrazioni e
moltiplicazioni degli oggetti. «Abbiamo pietre preziose, a voi
sconosciute, di ogni specie; molte delle quali di speciale
bellezza, e cristalli e vetri, alcuni dei quali fatti con metalli
vetrificati, o con altri materiali, diversi da quelli usati da voi
per la stessa fabbricazione del vetro; abbiamo anche un gran
numero di fossili che voi non avete, calamite dalle virtù
prodigiose e pietre rare, sia naturali che artificiali. «Abbiamo
costruito "case sei suoni" dove facciamo esperimenti e
dimostrazioni su tutti i suoni e sulla loro origine. Conosciamo
armonie a voi ignote di quarti di toni e di passaggi ancora
minori6. Abbiamo molti strumenti musicali nuovi per voi, alcuni
dei quali suonano più dolcemente dei vostri, e anche campane e
sonagli di suono delicato e gradevole. Possiamo rendere forti e
profondi suoni leggeri e attenuare quelli acuti, e riusciamo a
produrre tremolii e vibrazioni di suoni in origine continui.
Imitiamo e riproduciamo tutti i suoni articolati, le lettere, le
voci degli animali e le note degli uccelli. Abbiamo strumenti che
applicati all'orecchio rinforzano l'udito e la percezione dei
suoni, e sistemi artificiali che ripetono e moltiplicano le voci
rimandandole più forti e acute, o più profonde, o diverse nel
tono e nel timbro originale. Possiamo infine trasmettere i suoni a
grande distanza per mezzo di tubi e condotti rettilinei o
tortuosi. «Abbiamo poi le "case dei profumi", in cui
compiamo esperimenti sui sapori, e dove riusciamo (cosa assai
strana da credersi) a moltiplicare e intensificare gli odori.
Imitiamo i profumi naturali ricavandoli da misture diverse da
quelle che li producono naturalmente. Imitiamo i sapori così
perfettamente da ingannare il gusto più accorto. In questa casa
vi è anche un reparto dolciario dove fabbrichiamo dolci di
diversi tipi, umidi e asciutti, per la cui produzione usiamo, non
solo zucchero e miele, ma nuove sostanze dolcificanti. Vi
produciamo vini pregiati, latte, brodi e salse da voi poco
diffusi. «Abbiamo anche una "casa delle macchine", dove
fabbrichiamo macchine e strumenti per ogni genere di movimenti:
stiamo tentando di produrre dei moti più veloci di quelli che voi
avete realizzato con le vostre bocche da fuoco, o con qualsiasi
altra vostra macchina. Facciamo anche esperimenti per rendere il
movimento più facile e più intenso moltiplicandolo, ad esempio,
per mezzo di ingranaggi. Produciamo strumenti e macchine da guerra
di ogni genere, nuove misture di polveri da sparo, fuochi greci7
che bruciano nell'acqua e sono inestinguibili, e fuochi
artificiali di ogni tipo destinati tanto al divertimento quanto a
scopi più utili. Imitiamo il volo degli uccelli e riusciamo entro
certi limiti a volare nell'aria8. Abbiamo navi e imbarcazioni per
navigare sotto l'acqua e resistere alle tempeste marine, cinture
di sicurezza e congegni per mantenersi a galla e nuotare.
Possediamo diversi orologi, strumenti che si muovono in modo
ricorrente e altri capaci di moto perpetuo. Riproduciamo i
movimenti degli animali e di tutte le creature viventi, degli
uccelli, degli uomini, dei pesci, dei serpenti; e infine
apparecchi mirabili per la loro perfezione e sensibilità. «Abbiamo
una "casa della matematica" dove sono conservati tutti
gli strumenti necessari alla geometria e all'astronomia. «Abbiamo
una "casa delle illusione dei sensi" dove compiano ogni
genere di prodigi, di giochi, di illusioni e inganni dei sensi.
Potrai capire facilmente come noi, pur possedendo cose
perfettamente naturali e degne di ammirazione, potremmo anche in
certi casi far sembrare queste miracolose, ingannando i sensi. Noi
però odiamo ogni forma di impostura e di menzogna, tanto che è
severamente proibito a tutti i confratelli, pena la ignominia e
l'ammenda, alterare e ampliare le opere che abbiamo ottenuto per
via naturale; è nostro obbligo farle conoscere nella loro più
pura realtà, senza alcun trucco e affettazione di miracolo. «Queste
sono, figlio mio, le ricchezze della Casa di Salomone «Quanto ai
doveri e alle funzioni dei nostri confratelli, ce ne sono dodici
che visitano i paesi stranieri, fingendo di appartenere ad altre
nazioni (teniamo infatti celata la nostra nazionalità), che ci
portano libri, sommari ed esemplari di scoperte di tutti gli altri
paesi del mondo: noi li chiamiamo "mercanti di luce"9 .
«Altri tre sono incaricati di raccogliere gli esperimenti esposti
nei libri e sono detti "predoni". «Altri tre raccolgono
tutti gli esperimenti delle arti meccaniche, delle arti liberali e
anche di quelle pratiche che ancora non sono pervenute al piano
delle arti. Questi sono chiamati gli "uomini del
mistero". «Altri tre tentano i nuovi esperimenti che credono
utili e sono detti "pionieri" o "minatori". «Altri
tre ancora, i "classificatori", raccolgono gli
esperimenti delle quattro precedenti categorie in tabelle e
tavole, perché siano più chiari e perché se ne possano trarre
osservazioni ed assiomi10. «Altri tre si occupano di esaminare e
studiare gli esperimenti dei loro confratelli per ricavarne nuovi
risultati ad uso pratico per la vita umana o cognizioni utili ad
altri lavori scientifici; a creare dimostrazioni di tutte le
cause, dei mezzi di divinazione naturale, e a giungere a una
chiara conoscenza delle proprietà e delle parti del corpo. Questi
sono detti "uomini di dote" o anche
"benefattori". «Tre di noi, chiamati
"fiaccole", dopo gli incontri e le consultazioni che
teniamo per approfondire il lavoro precedente e i risultati, si
preoccupano di intraprendere, su queste basi, nuovi esperimenti più
luminosi che penetrano entro la Natura più profondamente dei
primi11. «Tre, detti "inoculatori", eseguono gli
esperimenti che vengono loro affidati e ne riferiscono i
risultati. «Infine, ve ne sono tre che innalzano le prime
invenzioni, tramite esperimenti, in più alte osservazioni,
assiomi, aforismi. Li chiamiamo "interpreti della
natura". «Abbiamo inoltre, come potete immaginare, novizi e
apprendisti, perché non si interrompa la successione degli
studiosi e infine molti servi e aiutanti, sia uomini che donne. Ci
consultiamo per decidere quali delle nostre scoperte debbano
essere rese note al pubblico e quali no. E prestiamo tutti
giuramento di non divulgare mai quelle che pensiamo prudente
tenere segrete. Alcune di queste talvolta le riveliamo allo Stato,
ma in altri casi neppure ad esso. «Per quanto riguarda i nostri
ordinamenti e riti, abbiamo due belle e spaziose gallerie: in una
di queste conserviamo i campioni e i modelli di tutte le più rare
e migliori invenzioni; nell'altra le statue di tutti i più
importanti inventori: abbiamo la statua del vostro Colombo, che
scoprì le Indie Occidentali, quella dell'inventore delle navi,
quella del monaco che inventò la polvere da sparo12 e le armi da
fuoco, quella dell'inventore della musica, delle lettere, quella
dell'inventore della stampa, dell'astronomia, quella
dell'inventore dell'arte di lavorare i metalli, quella
dell'inventore del vetro, dell'arte di ricavare la seta dai
bozzoli, quella dell'inventore del vino, del grano e del pane e
quella dell'inventore dello zucchero. Onoriamo tutti costoro in
base ad una tradizione molto più sicura della vostra. Abbiamo
anche le statue dei nostri inventori di opere mirabili che voi non
avete veduto, e per questo difficili da descrivere, senza contare
che potreste facilmente cadere in errore. Erigiamo all'inventore
di ogni importante scoperta una statua e gli conferiamo una
generosa e onorevole ricompensa. Alcune di queste statue sono in
bronzo, altre di marmo, altre di pietra, alcune di cedro o di
altri legni preziosi, dorati e adornati, altre ancora di ferro,
d'argento o d'oro. «Abbiamo inni e forme di liturgia che cantiamo
e recitiamo ogni giorno, per lodare e ringraziare Dio delle sue
opere meravigliose, e varie preghiere per implorare il suo aiuto e
la sua benedizione, perché si degni di illuminare le nostre
fatiche e le diriga verso scopi giusti e santi. «Abbiamo, infine,
l'abitudine di visitare le principali città del regno e in esse,
a seconda della necessità, rendiamo pubbliche le nuove più utili
che ci pare opportuno divulgare. Prediciamo epidemie, pestilenze,
invasioni di animali nocivi, carestie, tempeste, terremoti,
inondazioni, comete, il clima dell'anno ed altri fenomeni;
consigliando poi il popolo sulle precauzioni da prendere per
prevenire e porre rimedio a tali calamità». Detto questo il
Padre si alzò in piedi ed io, secondo quanto mi era impartito, mi
inginocchiai. Egli mi pose la mano destra sul capo e mi disse: «Dio
ti benedica, figlio mio, e benedica il discorso che ho appena
tenuto. Ti concedo di divulgarlo per il bene delle altre Nazioni,
poiché noi viviamo qui come fossimo nel grembo di Dio». Così
egli mi lasciò, dopo aver donato a me e ai miei compagni circa
duemila ducati.