D 527 inf. 
    La Geografia di Tolomeo 
    Greco; XIV (fine)-XV (inizio) 
    cart.; mm 407x291; cc.II, 119, I 
    (Biblioteca Ambrosiana, Milano)
      
     
      
      
     
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               "Atlantis.
            Indagine
            bibliografica dalle fonti di Platone fino agli scrittori moderni e le
            ipotetiche ricostruzioni cartografiche"
              a cura di
            Ernesto Paleani..   
             
            Tolomeo 
              
            VITA e OPERA 
            Tolomeo (100-178 d.C. ca.), astronomo e matematico, sviluppò un sistema
            planetario che rappresentò l'unico modello del mondo fino al
            XVI secolo. 
            Nacque probabilmente in Grecia, sebbene il suo nome completo,
            Claudio Tolomeo, fornisca importanti informazioni:
            "Tolomeo" indica infatti che egli era un abitante
            dell'Egitto e "Claudio" che era cittadino romano. In base
            ad antiche fonti si sa inoltre che l'astronomo trascorse la maggior
            parte della sua vita al tempio serapeo di Canopo, nei pressi di
            Alessandria d'Egitto, svolgendo le osservazioni che costituirono la
            base per lo sviluppo della sua teoria. 
             
            Almagesto 
            La prima e più nota opera di Tolomeo, scritta originariamente in
            greco, venne tradotta in arabo col titolo di Al-Majisti
            (Grande composizione). Le traduzioni latine eseguite in Europa nel
            corso del Medioevo riportarono il titolo Almagesti, e
            da allora in poi l'opera è conosciuta come Almagesto. 
            Nella Composizione Tolomeo propose una teoria che, assumendo la
            Terra immobile al centro dell'universo, descrive in temini
            geometrici e matematici i moti e le posizioni dei pianeti, del Sole
            e della Luna su uno sfondo di stelle fisse. 
            Elaborato sulla base dei dati raccolti dai suoi predecessori, e in
            particolare da Ipparco, il sistema tolemaico prevede che i corpi
            celesti, quali la Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove e
            Saturno, ruotino intorno alla Terra percorrendo orbite perfettamente
            circolari, dette deferenti. Per spiegare le irregolarità
            osservate nei moti dei pianeti e i cambiamenti di dimensione e di
            luminosità dei corpi celesti, Tolomeo sostenne che solo il Sole
            percorresse il proprio deferente con moto uniforme, e che la Luna, e
            in generale gli altri pianeti, si muovessero su piccoli cerchi,
            detti epicicli, i cui centri si muovevano a loro volta
            sui relativi deferenti. 
            Il sistema tolemaico elaborato con la complessa teoria degli epicicli
            poteva giustificare la maggior parte delle osservazioni astronomiche
            dell'epoca, ma faceva ricorso a procedimenti geometrici estranei ai
            postulati della matematica tradizionale. Fu questo uno dei motivi
            che, nel corso XVI secolo, portò l'astronomo polacco Niccolò
            Copernico a rifiutare il sistema geocentrico proposto da
            Tolomeo, e a enunciare la rivoluzionaria teoria eliocentrica. 
             
            Altre opere 
            Benché il suo contributo fondamentale sia da cercare nell'ambito
            dell'astronomia, Tolomeo si interessò proficuamente anche di
            matematica, anticipando lo studio della trigonometria, e
            applicò le sue teorie alla costruzione di astrolabi e di meridiane.
            Di notevole importanza storica è l'opera intitolata Geografia
            che, assumendo un sistema di latitudine e longitudine, influenzò i
            cartografi per centinaia di anni, pur non contenendo dati
            affidabili. Nel trattato dal titolo Armoniche, Tolomeo
            espose una teoria di suoni della musica greca, e nell'Ottica
            analizzò le proprietà della luce, in particolare la rifrazione
            e la riflessione. Importante è anche il Tetrabiblos,
            un trattato di astrologia la cui attribuzione tuttavia non è del
            tutto certa. 
              
            
              
              
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