"Atlantis.
Indagine
bibliografica dalle fonti di Platone fino agli scrittori moderni e le
ipotetiche ricostruzioni cartografiche"
a cura di
Ernesto Paleani..
La
Tabula peutingeriana
(Francesco Bonasera Finzi, geografo e cartografo)
La
tabula peutingeriana è uno degli Itinerari picta dell'età
classica; la prima notizia ad essa relativa è del 1507, quando un
umanista viennese, C. Celtes, rinvenutola in una biblioteca, la
diede a C. Peutinger ai fini della pubblicazione; questi ne fece
pubblicare una copia da W. Welsen nel 1591.
La
carta fu poi ritrovata nel 1597, edita da Abramo Ortelio nel 1598,
di nuovo perduta sino al 1714. Si ebbero allora varie edizioni:
ancora Ortelio (1612-1624); Blavius (1603); Scheyb (1735);
Podocarpus (1809); Miller (1887); Stoccarda (1962).
L'originale
è disegnato su una striscia di pergamena divisa in dodici segmenti;
è a colori (terre in giallo; mari e fiumi in verde; rilievi in
grigio o giallo od ocra; strade in rosso, con i nomi delle stationes
ossia località di sosta (le cui distanze tra le une e le altre sono
indicate in miglia).
Risulta
rappresentato l'ecumene dell'antichità classica (i tre continenti:
Europa, Asia e Africa).
Controversa
la data di costruzione (IV secolo d.C.).
L'unica
edizione italiana (Jesi 1809) è curata da Domenico Podocarpus
Chjstianopolus (tipografia Cherubini). Interessante in tale edizione
la presentazione; perfetta la riproduzione delle tavole (in bianco e
nero).
La
tabula peutingeriana è un documento di tutto rispetto.
Libri in esposizione |
Prima esposizione di libri del
"Fondo" in Palazzo Ubaldini con visione delle schede
delle pubblicazioni |
Cdrom e DVD |
Cdrom e DVD home video |
ricostruzioni cartografiche
estratte dai libri esposti |
ingrandimenti di carte geografiche che
ricostruiscono il sito di Atlantide |
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PALAZZO UBALDINI |
Sede del Centro
internazionale di studi geocartografici storici laboratorio di
ricerca iscritto al MIUR dell'Editore Ernesto Paleani |