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     | 
    
      
        
        
          
            
              
               "Atlantis.
            Indagine
            bibliografica dalle fonti di Platone fino agli scrittori moderni e le
            ipotetiche ricostruzioni cartografiche"
              a cura di
            Ernesto Paleani..   
             
            CINEMA 
            
              
                | 
                   Titolo Film 
                 | 
                
                   TOTO'
                  SCEICCO 
                 | 
               
              
                | 
                   Anno 
                 | 
                
                   1950 
                 | 
               
              
                | 
                   Altri titoli 
                 | 
                
                   I quattro sceneggiatori
                  si ispirano al film muto Il figlio dello sceicco
                  interpretato da Rodolfo Valentino e al film L'Atlantide
                  (Siren of Atlantis) diretto nel 1948 da Gregg Tallas. 
                 | 
               
              
                | 
                   Durata 
                 | 
                
                   93 
                 | 
               
              
                | 
                   Origine 
                 | 
                
                   ITALIA 
                 | 
               
              
                | 
                   Colore 
                 | 
                
                   C 
                 | 
               
              
                | 
                   Genere 
                 | 
                
                   COMICO 
                 | 
               
              
                | 
                   Formato 
                 | 
                
                   Lunghezza pellicola:
                  2.604 metri 
                 | 
               
              
                | 
                   Regia 
                 | 
                MARIO
                  MATTÒLI | 
               
              
                | 
                   Attori 
                 | 
                
                  
                    - Totò: il maggiordomo Antonio
                      Sapone
 
                    - Tamara Lees: Antinea, la regina di
                      Atlantide
 
                    - Laura Gore: Lulù, la
                      canzonettista
 
                    - Lauretta De Lauri: Fatma, la
                      principessa
 
                    - Ada Dondini: la marchesa di San
                      Frustone
 
                    - Aroldo Tieri: Gastone, il marchese
 
                    - Kiki Urbani: la danzatrice araba
 
                    - Cesare Polacco: Mohamed
 
                    - Arnoldo Foà: il matto nel regno
                      di Atlantide
 
                    - Mario Castellani: Zacarias, il
                      colonnello dei ribelli
 
                    - Riccardo Billi: l'arabo di Bitonto
 
                    - Ubaldo Lay: il maggiore della
                      Legione Straniera
 
                    - Carlo Duse: un beduino
 
                    - Carlo Croccolo: il cameriere del
                      bar del porto
 
                    - Ughetto Bertucci: Ludovico,
                      l'autista
 
                    - Raimondo Vianello: l'ufficiale
                      della Legione Straniera
 
                    - Aldo Giuffrè: primo legionario
 
                    - Giacomo Furia: secondo legionario
 
                    - Toto Mignone: terzo legionario
 
                    - Pasquale De Filippo: quarto
                      legionario
 
                    - Eduardo Passarelli: il legionario
                      medico
 
                    - Franco Jamonte: Alì Babà
 
                    - Ciro Berardi: il barista
 
                    - Idolo Tancredi: l'energumeno delle
                      botti
 
                    - Ubaldo Loria: Battista, un
                      cameriere
 
                   
                 | 
               
              
                | 
                   Soggetto 
                 | 
                Agenore
                  Incrocci, Furio Scarpelli, Marcello Marchesi, Vittorio Metz | 
               
              
                | 
                   Sceneggiatura 
                 | 
                Agenore
                  Incrocci, Furio Scarpelli, Marcello Marchesi, Vittorio Metz | 
               
              
                | 
                   Fotografia 
                 | 
                MARIO
                  ALBERTELLI | 
               
              
                | 
                   Musiche 
                 | 
                ARMANDO
                  FRAGNA (direz. orchestra Felice Montagnini) | 
               
              
                | 
                   Montaggio 
                 | 
                
                   Giuliana
                  Attenni 
                 | 
               
              
                | 
                   Costumi 
                 | 
                
                   MARIO RAPPINI 
                 | 
               
              
                |   | 
                
                  
                    - Arredamento: Luigi Gervasi
 
                    - Truccatore: Giuliano Laurenti
 
                    - Parrucchiera: Renata Magnanti
 
                    - Operatore: Silvano Ippoliti
 
                    - Aiuto regista: Leo Cattozzo
 
                    - Assistenti regista: Rudy Bauer, Mariano Laurenti
 
                    - Direttore di produzione: 
 
                    - Ispettore di produzione: Toto Mignone
 
                    - Segretario di produzione: Nello Meniconi
 
                    - Segretario di edizione: Mariano Laurenti
 
                    - Tecnico del suono: Kurt Doubrawsky
 
                   
                 | 
               
              
                | 
                   Trama 
                 | 
                l
                  marchese Gastone, dopo un litigio con la sua amante, la
                  canzonettista Lulù, decide di arruolarsi nella Legione
                  Straniera. Sua madre, la marchesa di San Frustone, preoccupata
                  per la sorte del figlio, induce il suo maggiordomo, Antonio
                  Sapone, a recarsi in Africa per stargli vicino e impedire che
                  commetta qualche sciocchezza. Antonio, per un equivoco, invece
                  di arruolarsi nella Legione Straniera, finisce nelle file dei
                  ribelli, che lo scambiano per il figlio dello sceicco, morto
                  poco prima, e lo nominano a sua volta sceicco. Dopo aver
                  salvato la vita a Gastone - il quale, venuto per catturare lo
                  sceicco, resta molto sorpreso nel riconoscere nel presunto
                  capo dei ribelli il proprio maggiordomo - i due riescono a
                  fuggire, ingannando le sentinelle. Durante il viaggio nel
                  deserto, in seguito ad un colpo di sole, Gastone impazzisce ed
                  è convinto di aver catturato veramente il figlio dello
                  sceicco. Esposto al pericolo di esser fucilato dai legionari,
                  Antonio viene salvato in extremis da Gastone,
                  fortunosamente rinsavito, il quale nel frattempo ritrova la
                  sua amante.
                   Catturati di nuovo dai predoni arabi
                  durante un turno di guardia, i due capitano in una misteriosa
                  città sotterranea, l'antica Atlantide, dove regna Antinea,
                  la sua bellissima regina, che ha le labbra avvelenate e ha il
                  potere di far morire colui che la bacia. In breve tempo sia i
                  legionari che i ribelli si accorgono del passaggio segreto che
                  porta ad Atlantide, piombano tutti nel sottosuolo e ingaggiano
                  una zuffa generale con gli abitanti della misteriosa città.
                  Il colonnello dei ribelli, una volta ammirate le splendide
                  ricchezze conservate sottoterra, impazzisce e con la dinamite
                  fa saltare in aria tutto. Antonio, Gastone, Lulù e Antinea
                  riescono miracolosamente a salvarsi e a fuggire in Europa. La
                  marchesa è ben lieta di donare ad Antonio il suo palazzo per
                  ritirarsi in campagna; Gastone sposerà la sua canzonettista,
                  mentre Antonio impalmerà Antinea.  | 
               
              
                | 
                   Note 
                 | 
                Girato
                  tra il settembre e ottobre del 1950, poco dopo la lavorazione
                  di Tototarzan, Totò sceicco è probabilmente il
                  punto più alto della collaborazione tra Totò e il regista
                  Mario Mattòli e chiude degnamente l'annata cinematografica
                  più laboriosa per l'attore napoletano. I quattro
                  sceneggiatori si ispirano al film muto Il figlio dello
                  sceicco interpretato da Rodolfo Valentino e al film L'Atlantide
                  (Siren of Atlantis) diretto nel 1948 da Gregg Tallas.
                   In realtà il progetto originario era
                  leggermente diverso: il primissimo soggetto era intitolato Totò
                  e i dischi volanti, dove il nostro capitava in Arabia per
                  trasmettere un documento segreto con i dati di una pista di
                  lancio di dischi volanti. Questo soggetto verrà in seguito
                  rielaborato per un'avventura a fumetti di Totò pubblicata
                  qualche tempo dopo in una collana a lui dedicata. 
                  La colonna sonora è totalmente
                  basata sul motivo di una canzone composta da Armando Fragna, Lulù
                  del Cabaret, che nel film viene eseguita per due volte,
                  nella scena della taverna e in quella al comando della Legione
                  Straniera. L'attrice britannica Tamara Lees, che interpreta il
                  ruolo della regina Antinea, è anche l'unica attrice doppiata
                  del film, in questo caso da Tina Lattanzi. 
                  Il film ottiene un grandissimo
                  successo di pubblico, in Italia - dove incassò nelle prime
                  visioni circa 483 milioni di lire - e anche in Germania, dove
                  venne distribuito nel settembre 1951, col titolo Toto als
                  Scheich. Uno tra i pochi a non subìre vicissitudini
                  censorie, contiene gag famosissime e in gran parte
                  improvvisate sul set: la scena della taverna con l'ordinazione
                  di birra e salsicce confusa con la parola d'ordine, la
                  scelta tra una quarantina di mogli e il passaggio delle truppe
                  dei soldati ribelli, la seduzione della principessa Fatma con
                  la frase Guarda Omar quant'è bello... e quella della
                  regina Antinea, le scene nel sottosuolo di Atlantide con il
                  matto che guarda l'orologio in continuazione - uno strepitoso
                  Arnoldo Foà - e quelle col gelosissimo marchesino Gastone -
                  un impagabile Aroldo Tieri - sono state messe in un'ideale
                  antologia dei pezzi di bravura del comico napoletano. 
                  Dopo una primissima apparizione in Tototarzan,
                  dove interpretava un timido fidanzato in treno, Carlo Croccolo
                  fa qui la sua prima apparizione accanto a Totò nel ruolo del
                  cameriere della taverna. Il deserto del film venne ricreato
                  nella spiaggia di Sabaudia (Latina), mentre la celebre scena
                  dell'innalzamento dell'addolorata marchesa di San Frustone -
                  Ada Dondini - con la carrucola, accompagnata dalla frase
                  tormentone Quanto soffro! è stata ispirata da una
                  rovinosa caduta dalle scale della madre del comico; il suo
                  richiamo di aiuto per rialzarla da terra era stato seguito
                  dalle fragorose risate di un gruppo di ragazzini. 
                  Secondo una testimonianza del regista
                  Mario Mattòli, del film vennero girate alcune sequenze
                  destinate al mercato estero - soprattutto francese - con le
                  odalische a seno nudo. Quelle scene le diresse Mariano
                  Laurenti, poiché Mattòli non se la sentiva. A un certo
                  punto, mentre l'assistente dava ordini alle comparse senza
                  veli, un proiettore della luce, inavvertitamente spinto, cadde
                  sul sedile pieghevole del regista, fortunatamente vuoto.
                  Quelle sequenze, in seguito, nessuno le ha più ritrovate.  | 
               
             
              
            
              
              
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                | Libri in esposizione | 
                Prima esposizione di libri del
                  "Fondo" in Palazzo Ubaldini con visione delle schede
                  delle pubblicazioni |  
              
                | Cdrom e DVD | 
                Cdrom e DVD home video |  
              
                | ricostruzioni cartografiche
                  estratte dai libri esposti | 
                ingrandimenti di carte geografiche che
                  ricostruiscono il sito di Atlantide |  
              
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                   PALAZZO UBALDINI  |  
              
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                   Sede del Centro
                  internazionale di studi geocartografici storici laboratorio di
                  ricerca iscritto al MIUR dell'Editore Ernesto Paleani  |  
               
              
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